Il periodo attuale ci spinge sempre più a concentrare lo sguardo sul qui ed ora, sul presente, ma la storia continua a bussare alla porta. Luoghi e popoli lontani, dimenticati e sepolti, si ravvivano e tornano alla luce anche in piena era covid: la cultura e la ricerca non mollano!
Un sito di informazione del medio oriente comunica la notizia di una sorprendente scoperta archeologica da parte dell’Israel Antiquities Authority: dopo duemila anni di oblio, sepolti sotto metri di storia romana, bizantina, araba e contemporanea ritornano alla vita antiche stanze del primo periodo romano – post-rivolta maccabaica –, probabilmente legate allo stoccaggio di risorse.
All’interno dei tunnel di Gerusalemme, proprio 30 metri al di sotto dell’attuale piano campagna della spianata del Tempio, si compie un viaggio temporale a ritroso di due millenni. Si viene catapultati al tempo di Erode il Grande: l’uomo del 2020 entra per la prima volta nelle stanze frequentate da sacerdoti e servitori del Secondo Tempio (distrutto da Tito nel 70 d.C.).
Gerusalemme è stata per secoli oggetto di contesa tra le grandi potenze e monoteismi mondiali, tuttavia, oggi più che mai, col suo mix religioso-culturale, continua a diffondere un messaggio univoco: non conquistarmi ma vieni a scoprire ciò che ho in serbo per te.
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