Home » Cultura » La storia, i monumenti, le città; Napoleone e Trieste
Cultura

La storia, i monumenti, le città; Napoleone e Trieste

Casa delle Bisse, Trieste - Napoleone

Molto spesso si è talmente assorti nelle faccende quotidiane che non abbiamo il tempo o la concentrazione di osservare, neanche per un momento, quello che ci circonda. Infatti può capitare a tutti di camminare lungo le strade delle nostre città senza accorgersi di alcune decorazioni e sculture che sporgono dalle pareti di molti palazzi. Alcune di queste “opere d’arte” raccontano ancora oggi eventi storici molto importanti che in qualche maniera hanno coinvolto i nostri centri urbani. Voglio raccontarvi la storia di un palazzo della mia città, Trieste, chiamato “Casa Allodi”, ma popolarmente conosciuto come “Casa delle Bisse”. L’edificio fu costruito nel 1771, su progetto dell’architetto triestino Giuseppe Bobolini.

Prima di iniziare ad elencarne le particolarità, per poterle capire al meglio, è utile fare un breve inquadramento storico del periodo, a cavallo tra Sette e Ottocento, molto particolare e convulso per la storia della città asburgica di Trieste, ma in realtà di tutto il continente europeo. Si sta parlando delle vicende legate alle campagne napoleoniche che, per certi versi, sono la prosecuzione degli eventi messi in atto durante la fase rivoluzionaria francese. Nel corso di questo periodo Trieste fu occupata per tre volte dagli eserciti francesi, nel 1797, nel 1805 e nel 1809. Durante la Campagna d’Italia del 1797, il giovane generale Bonaparte fece avanzare rapidamente le truppe della Francia del Direttorio nella Pianura padana sconfiggendo le forze asburgiche. Dopo aver sottomesso gli ultimi territori di quello che ormai rimaneva della secolare Repubblica di Venezia, le sue truppe giunsero anche a Trieste, il 23 marzo. In questo periodo mentre si stavano intavolando le trattative di pace che sfociarono nel celebre trattato di Campoformio (17 ottobre), Napoleone visitò la città di San Giusto il 29 aprile. Isoldati francesi si ritirarono dalla città in maggio, dopo appena due mesi dal loro arrivo, conseguentemente agli accordi raggiunti che sancirono per un breve periodo lo stato dei rapporti di forza tra la Francia rivoluzionaria e l’Austria. Nel Novembre del 1805, pochi giorni prima della grande vittoria di Austerlitz, le truppe condotte dal generale francese Masséna ripresero il controllo del porto giuliano: anche questa seconda conquista non durò per molto tempo, infatti si concluse nel marzo del 1806. La terza ed ultima occupazione ebbe inizio il 17 maggio 1809, a seguito degli scontri tra le truppe napoleoniche e gli eserciti della Quinta Coalizione.  In conseguenza della firma da parte dell’Impero austriaco del pesante trattato di Schönbrunndel 14 ottobre, Trieste, insieme ai territori della Carinzia, Carniola, il Goriziano, l’Istria e la Dalmazia, venne inglobata nelle Province illiriche, ossia direttamente annesse all’Impero francese. L’adozione della politica del cosiddetto“blocco continentale”, imposto da Napoleone, rafforzato all’indomani dell’intesa raggiunta a Tilsitnel giugno del 1807 con lo zar di Russia, agì pesantemente sulle attività del porto triestino e, dunque, sulla vita economica dell’intera città. La Trieste napoleonica visse un vero e proprio decadimento causato dalla soppressione dei grandi traffici commerciali che nei decenni precedenti l’avevano trasformata da un piccolo borgo a una città in continua espansione. Ciò può essere ben visibile grazie al dato della decrescita della popolazione cittadina che si ridusse dai trentatremila abitanti del 1808 ai ventiseimila del 1812. A seguito della campagna di Russia e della sconfitta che Napoleone subì a Lipsia (16-19 ottobre 1813) per mano delle nazioni della Sesta Coalizione, Trieste ritornò sotto il dominio asburgico. A liberare la città dalla guarnigione d’oltralpe qui stanziata, fu un’operazione congiunta di alcuni battaglioni di fanteria austriaci con l’aiuto decisivo della marina inglese.

Ma con tutto ciò cosa ha a che fare la “Casa delle bisse”? Vediamo le particolarità che questo edificio possiede e che sono legate con le vicende appena narrate. Una è sicuramente è il complesso scultoreo che sovrasta il timpano del portone, collocato qui dopo il ritorno degli austriaci in città nel 1813. Esso infatti racconta allegoricamente proprio l’episodio della guerra contro Napoleone e più precisamente della battaglia di Lipsia. Napoleone è raffigurato come un enorme serpente che sta per fagocitare il mondo (un globo dorato), ma viene fermato da tre aquile che rappresentano le nazioni che lo hanno combattuto: l’impero russo, l’impero austriaco e il regno di Prussia (che andarono a formare la Santa Alleanza). L’altra caratteristica di questo palazzo ci racconta direttamente dell’occupazione francese della città, poiché durante questo periodo, venne intagliata sul portone principale un’aquila Napoleonica ancora oggi ben visibile.

Print Friendly, PDF & Email

Matteo Alvino

Mi chiamo Matteo Alvino, triestino di 25 anni e aspirante storico di professione (si spera). Mi sono laureato in storia all'Università di Trieste e sto ultimando la specialistica in storia orientale all'Alma Mater Studiorum di Bologna dove mi occupo di rapporti e legami tra Europa e Asia durante l'Età moderna. Gli incontri tra culture diverse mi hanno sempre affascinato, sono diventati centrali nei miei studi e, grazie anche a bellissime esperienze di volontariato, mi hanno dato la possibilità di vivere per alcuni periodi in Africa e in Asia. Buon viaggio a tutti!

Aggiungi commento

Clicca qui per postare un commento

Tag

accoglienza accordo di Parigi adolescenti africa aiuti per le famiglie al jaber alloggi amazon ambiente ammissione amore animali notturni anoressia antiveduto app archeologia ariston armenia armi arteterapia artiterapie artsakh attualità autostima Azerbaigian azerbaijan bambini banche Basevi batteria beatrice berlusconi Bielorussia binge eating BLM bocconi bodyshaming Bologna Bubble bulimia cambiamento cambiare cammino canale capitalismo Capitol carcere cartone animato casa casa della arità cena dei popoli censura ChatGPT chiesa cibo Cipro cittadinanza CNR colonialismo comboniani combustibili fossili comitato competizione complottismo comunità confini conflitto contraffazione contratto convivenza cooperazione cop28 corey corpo corsi costituzione covid covid-19 crid cristianesimo cuba cultura DAD Dante dca democrazia denaro depressione detenuti dialogo dialogo interreligioso didattica digitale digiuno diritti umani diritto dissenso disturbi comportamento alimentare Divina Commedia divorzio divulgazione dopamina Dozza e-money ebrei ecologia ecologia mentale economia economia circolare editoria educazione emozioni energia Erdogan esami esperienza estate estero etica Europa eventi evidenza e voi come vivrete? famiglia fantascienza festival filatelia film filologia fisica food waste Fortnite francia francobolli fuori sede gender-gap genitori spazzaneve germania gerusalemme Gesù ghali giappone giornalismo giovani giuliano amato greco gruppi hikikomori hiking Howard University IA IA Act ignobel IIT il ragazzo e l'airone il signore degli anelli immigrazione inadeguatezza India indifferenza inferno infodinamica inquinamento insegnamento intelligenza artificiale intervista Islam isolamento israele istruzione italia Jefferson jihad Karl Popper land-grabbing laudato si' Laura Spinney laurea lavoro lavoro agile legge 91 letteratura lezioni libertà libri liceo liguaggio lockdown lucrezio luddisti lulea manifestare manifestazione Marco Crepaldi Maria Chiara Carrozza mario caironi matrimonio medicina memoria mentana Mia Couto michele ottonello migranti milano minori stranieri non accompagnati missione mistero MIUR miyazaki molinari montagna Montaigne Montresor moschea mozambico musica musicoterapia nagorno-karabakh Napoleone NAtale NBA net-zero emission Netflix no profit obiettivi occidente old enough omelia online onu oratorio orientamento ospedale outdoor pace Pakistan palestina pandemia papa francesco paradiso parcoursup Patrick Zaki piero angela pila Pinguini Tattici Nucleari pizza plaestina pluralismo politica polizia povertà preghiera presepe primavera araba primo priorità processo psicologia quadrato magico ramadan rampini razzismo Recovery Fund religione repubblica italiana responsabilità rete rettore ricchezza ricerca interiore riforma rifugio riparare ripartire ritorno al futuro russia sacramento sag hej sanità sanremo san siro santa sofia satelliti sator scienza scoperta scrittura scuola senso sentiero italia serie servizio civile Seymour Papert skill smartphone smart working social società soft skill solidarietà solitudine spagnola spg spiegazione splitting spreco storia studenti studiare studio suicidio sviluppo sostenibile tempo liberato tenda terapia terrorismo terzo settore tesi tirocinio tolkien tom ford too good to go Travis Scott trento tribunale di venezia Trieste Trump tunisia Turchia uae ultima generazione uniamo Unical unimore Unione Europea unioni omosessuali Unitn università unviersità USA vaccino vangelo vendetta vestiti video videogame villaggio del fanciullo violenza vita volontariato web yoshiro youtube